Diffusa la classifica 2023 dei migliori villaggi turistici riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale del Turismo, tre destinazioni sono tricolori. Queste le località premiate per la valorizzazione delle aree rurali, del paesaggio, delle tradizioni e della sostenibilità.
Borghi medievali, scenografici paesini incastonati tra le montagne. La classifica dei migliori villaggi turistici 2023 è stata appena resa pubblica dall’Organizzazione mondiale del Turismo – UNWTO – e nell’edizione del corrente anno vi sono 3 mete italiane.
Lerici, Civita di Bagnoregio e Sabbioneta sono le straordinarie località del nostro Paese che hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento Best Tourism Village 2023 come modello di turismo virtuoso per il rispetto delle aree rurali, del paesaggio, delle tradizioni e delle diversità culturali.
La decisione è stata presa nel corso della riunione dell’Assemblea Generale dell’UNWTO tenutasi a Samarcanda, in Uzbekistan. L’obiettivo è premiare quelle destinazioni turistiche rurali che si sono impegnate a valorizzare e preservare il territorio, i beni culturali, i valori comuni sulla base di innovazione e sostenibilità.
Nove sono gli elementi di cui si tiene conto nella valutazione:
- Risorse culturali e naturali
- Promozione e conservazione delle risorse culturali
- Sostenibilità economica
- Sostenibilità sociale
- Sostenibilità ambientale
- Sviluppo del turismo e integrazione della catena del valore
- Governance e definizione delle priorità del turismo
- Infrastrutture e connettività
- Salute, sicurezza e protezione
Qualora venissero identificate delle lacune nell’iter di selezione, le località possono essere supportate attraverso programmi di aggiornamento. Tra le quasi 260 candidature provenienti da tutto il mondo, l’UNWTO ha premiato 74 villaggi, di cui 20 aderenti al programma di aggiornamento. Civita di Bagnoregio e Sabbioneta sono tra questi.
Le tre perle italiane appartengono ora alla rete dei migliori villaggi turistici dell’UNWTO. La rete conta attualmente 190 villaggi unici nel loro genere, che rappresentano un incontro di “esperienze e buone pratiche, apprendimento e opportunità tra i suoi membri, aperto ai contributi di esperti e partner del settore pubblico e privato impegnati nella promozione del turismo come motore dello sviluppo rurale” spiega l’UNWTO.